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Pubblicato il 25/11/2014

Imprenditoria femminile e lavoro autonomo
In BCP la fiducia si tinge di rosa. La Banca di Credito Popolare aderisce al Protocollo d'Intesa siglato dall'ABI con il Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Ministero dello sviluppo economico, d'intesa con le associazioni imprenditoriali di categorie maggiormente rappresentative delle imprese, che prevede un quadro di interventi per favorire l'accesso al credito delle Imprese femminili e delle lavoratrici autonome.
L’ABI, in collaborazione con il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero dello sviluppo economico, d’intesa con le associazioni imprenditoriali di categoria maggiormente rappresentative delle imprese (Confindustria, Confapi, Rete imprese Italia, Alleanza delle cooperative italiane) ha sottoscritto – lo scorso 4 giugno - un Protocollo d’intesa, che prevede un quadro di interventi per favorire l’accesso al credito delle imprese femminili nelle diverse fasi del loro ciclo di vita ovvero della vita lavorativa delle libere professioniste.
Grazie a tele protocollo d'intesa, la BCP mette a disposizione delle imprese femminili e delle lavoratrici autonome uno specifico plafond finanziario, destinato alla concessione di finanziamenti, a condizioni competitive, lungo le seguenti tre linee direttrici:
- “Investiamo nelle donne”, finanziamenti finalizzati a realizzare nuovi investimenti, materiali o immateriali, per lo sviluppo dell’attività di impresa ovvero della libera professione;
- “Donne in start-up”, finanziamenti finalizzati a favorire la costituzione di nuove imprese a prevalente partecipazione femminile ovvero l’avvio della libera professione;
- “Donne in ripresa”, finanziamenti finalizzati a favorire la ripresa delle Pmi e delle lavoratrici autonome che, per effetto della crisi, attraversano una momentanea situazione di difficoltà.
Tali finanziamenti potranno beneficiare della garanzia della Sezione speciale del Fondo di garanzia per le Pmi in favore delle imprese a prevalente partecipazione femminile o delle eventuali garanzie, pubblico o private, che le banche riterranno utile acquisire.
Il Protocollo prevede, inoltre, la possibilità che il rimborso del capitale dei finanziamenti erogati possa essere sospeso, una sola volta nell’intero periodo dell’ammortamento del finanziamento bancario e per un periodo fino a 12 mesi, nei seguenti casi:
- maternità dell’imprenditrice o della lavoratrice autonoma;
- grave malattia dell’imprenditrice o della lavoratrice autonoma, ovvero del suo coniuge, o convivente, o dei figli anche adottivi;
- malattia invalidante di un genitore o di un parente o affini entro il terzo grado conviventi dell’imprenditrice o della lavoratrice autonoma.